Recentemente, mi sono trovato di fronte a un banale dilemma quotidiano, che poi tanto banale non era, visto che mi ha scatenato dei ricordi lontani ed una riflessione più profonda sulla psicologia delle decisioni umane.
Appena fuori dal portone del palazzo, mosso da una sete non più procrastinabile di nicotina, la mia mente si è subito rappresentata l’esistenza di due opzioni grossomodo equidistanti: un tabaccaio alla mia sinistra, ed uno alla destra.
Ciò che differenziava le due scelte era la topografia del percorso che avrei dovuto intraprendere.
Se avessi optato per il tabaccaio a sinistra, avrei goduto di una piacevole discesa, mentre scegliendo quello a destra, mi sarei trovato di fronte a una salita.
Così ho istintivamente scelto di seguire la via più agevole, evitando la fatica della salita e godendomi la discesa.
Tuttavia, mentre camminavo spensierato lungo il pendio discendente, un pensiero ha iniziato a frullarmi nella testa: e se questa scelta fosse una rappresentazione simbolica di un tratto fondamentale della psiche umana?
Ciò che infatti mi ha stupito è che la mia scelta ha completamente trascurato, come se in quel momento non potesse vederla, la realtà che il percorso di ritorno sarebbe comunque stato in salita.
La discesa dell’andata, si sarebbe inesorabilmente trasformata in un ritorno in salita.
In un lampo di coscienza, mi sono tornati alla mente dei lontani frammenti dei miei studi in filosofia, ed il volto smilzo ed appesantito da lenti spesse di un professore che durante una lezione su Eraclito, ci parlava con voce baritonale e un po’ burbera del Logos e di una legge universale che governa il mondo e che si fonda sul perenne mutamento e sull’armonia degli opposti.
‘’Panta rei’’, tutto scorre, raccontava quel grande filosofo dell’antica Grecia.
Il quale amava dire ai suoi studenti, più di duemila anni fa, che non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume, perché l’acqua che ci ha bagnato la prima volta, non sarà più la stessa acqua del giorno di domani.
Ma anche noi saremo diversi, perché tutto cambia dentro e fuori di noi.
Anche in noi nasce e muore qualcosa in ogni momento della nostra esistenza ed in ogni momento non siamo più quello che eravamo prima: è cambiato il nostro corpo, la nostra mente, i nostri pensieri.
Quel professore doveva amare particolarmente Eraclito, forse è per la passione che emanava che a distanza di anni serbo ancora ricordi così nitidi delle sue lezioni sul filosofo, perché la prima volta che si presentò alla classe, senza nemmeno dire chi fosse, indicando la porta di colore rosso ci domandò:
‘’Secondo voi, la porta della vostra classe è la stessa di ieri?’’.
Lì per lì quasi pensai che invece del professore di filosofia si fosse annunciato un operaio, ma in brevi istanti la mia candida ingenuità fu spazzata via da un lungo discorso sul Panta rei e sul Logos: fu la mia indimenticabile ‘’prima volta’’ filosofica.
E’ impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume, perché sia il fiume nel suo perenne scorrere, sia l’uomo nel suo perenne divenire non sono più gli stessi.
Il divenire è la legge immutabile, «poiché tutto muta, meno la legge del mutamento» e trova la sua armonia nel diverso, nell’unificazione del molteplice e nell’armonia degli opposti: la notte esiste perché esiste il suo opposto, se non esistesse il giorno nemmeno la notte avrebbe senso.
Allo stesso modo, la salita e la discesa sono tra loro opposti, ma si identificano in quanto possono esistere soltanto l’una in ragione dell’altra.
Ecco, pur conoscendo bene Eraclito sono rimasto stupito dalla miopia del mio ragionamento iniziale che si è tradotto in una scelta irriflessiva, e mi sono domandato:
Quante volte, per seguire una strada apparentemente comoda, ci mettiamo in condizione di dover affrontare delle ripide salite?
Quante volte preferiamo la gratificazione immediata, indulgendo a moduli comportamentali sterili e dannosi come mangiare troppo, bere, giocare d’azzardo ecc., piuttosto che focalizzarci sui benefici a lungo termine delle nostre azioni?
La psicologia cognitiva ci insegna che, di fronte ad una decisione, la maggior parte delle persone tende a dare maggiore peso alle ricompense immediate piuttosto che a quelle future, anche se più vantaggiose.
Questa storia semplice, vuole trasmettere il messaggio che non dobbiamo mai dimenticare (come per un momento ho fatto io) questa armonia ed interconnessione di opposti, che fa sì che spesso nella vita, prendere scorciatoie comporta fatica e rischi, mentre accettare uno sforzo iniziale può regalare molteplici ricompense.