“Chi di voi desidererebbe avere questa banconota?”
Tutti gli allievi alzarono la mano.
Il professore cominciò a sgualcire un pò il biglietto e nuovamente chiese:
“Chi la desidera ancora?”
Come in precedenza, le mani si sollevarono all’unisono.Gettò a terra la banconota sgualcita e la pestò con entrambi i piedi, e nuovamente domandò:
“Chi è sicuro di volerla ancora?”
Tutte le mani si rialzarono.Quindi disse:”Miei cari ragazzi, avete appena avuto una dimostrazione pratica. Importa poco cosa io faccia con questa banconota: voi la volete sempre, perchè il suo valore non cambia. Vale sempre 50 €. Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. A volte queste o quelli potranno salirvi sopra con entrambi i piedi. Avrete l’impressione di non valere nulla, ma il vostro valore rimane sempre lo stesso. Le persone che vi amano davvero lo sanno, e dovete ricordarvelo anche voi”.
Storia semplicissima per accennare allo scabroso discorso sul valore personale.
Nella nostra società iper-competitiva, il valore personale viene scambiato con l’accettazione sociale, con le capacità e le competenze, con il possesso di beni e le realizzazioni materiali.
Si tende a fare confusione tra valore estrinseco, l’utilità attribuitaci dagli altri, e valore intrinseco che è il pregio che abbiamo per noi stessi.
Il valore estrinseco è ampiamente relativo perchè può variare nettamente da un osservatore all’altro, capacità e competenze riguardano il “fare” che è anch’essa una dimensione estrinseca della vita di una persona, mutevole cui si frappone quella invece stabile e permanente dell’essere.
Sentirsi sgualciti (non all’altezza, in uno o più momenti delle nostre facoltà) o essere calpestati (non apprezzati e trattati male dagli altri) non muta il valore personale di un individuo, valore che può soltanto identificarsi con la condizione dell’ essere e dell’esistere.
Per approfondire il concetto di valore personale leggere qui:
https://www.samarblog.info/wp-admin/post.php?post=59214&action=edit