Questa storia è la biografia sintetica di un uomo che:
a 22 anni è fallito come uomo d’affari
a 23 anni è stato bocciato ad un’elezione
a 25 anni ha conosciuto un altro fallimento
a 26 anni gli è morta a soli 22 anni la donna amata
a 27 anni ha avuto un crollo psichico
a 29 anni ha perduto un’altra elezione
a 34 anni non è riuscito a farsi eleggere al Congresso
a 37 anni ci ha riprovato ed è stato bocciato un’altra volta
a 39 anni ha ripetuto la stessa esperienza
a 46 anni non è riuscito a farsi eleggere senatore
a 47 anni ha perduto la corsa per la vicepresidenza
a 49 anni non ha ottenuto un seggio senatoriale
a 51 anni è stato eletto presidente degli Stati Uniti d’America.
Il nome del personaggio è Abraham Lincoln, presidente degli Stati Uniti dal 1861 fino all’anno del suo assassinio avvenuto nel 1865.
Se Abraham Lincoln avesse considerato alla stregua di fallimenti le sue “trombature” elettorali, sarebbe mai potuto diventare presidente? Assai improbabile.
Questa storia ne ricorda molto un’altra celebre il cui protagonista è Thomas Edison, inventore della lampadina elettrica a doppio filamento nel 1880. Thomas Edison è celebre perché riusci’ ad inventare la lampadina dopo migliaia di tentativi andati a vuoto. Qualcuno gli chiese:
“Hai intenzione di andare incontro a 10.000 fallimenti?”.
Ed egli rispose che non riteneva di avere fallito, ma di avere scoperto 9.999 volte come NON si inventava la lampadina elettrica.
A causa di errati condizionamenti culturali, siamo portati ad interpretare gli insuccessi come errori irreparabili, a considerare i fallimenti qualcosa di cui inorridire: la stessa accezione attribuita al termine “fallito” lo testimonia, in altri paesi invece il fallito viene guardato con rispetto e visto come qualcuno da cui apprendere notizie sulla sua esperienza.
Bisogna bandire dal proprio vocabolario il termine “fallimento”: i fallimenti non esistono, esistono solo i risultati!
Quando non si perviene all’esito desiderato, si tratta di una semplice retroazione: si sono comunque ottenute delle informazioni che verranno utilizzate per elaborare più precise definizioni di ciò che è necessario fare per ottenere, in futuro, i risultati desiderati.