Alex Zanardi è nato a Bologna nell’Ottobre del 1966, ed è un pilota automobilistico ed atleta paralimpico.
Già, perché nel Settembre del 2001 Alex fu vittima di un terribile incidente, in un circuito automobilistico tedesco, dove a causa probabilmente della presenza di acqua ed olio sulla traiettoria di uscita, perse all’improvviso il controllo della vettura, e fu centrato in pieno da un altro pilota.
Il tremendo urto tranciò in due la Reynard Honda di Zanardi, che subi’ l’istantanea amputazione di entrambe le gambe. Il pilota bolognese aveva perso cosi’ tanto sangue che rischiò seriamente di morire dissanguato, tanto che prima di essere caricato sull’elicottero che lo avrebbe condotto all’ospedale di Berlino, un cappellano gli aveva già somministrato il rito dell’estrema unzione.
Ma Alex non era morto. Rimase 4 giorni in coma farmacologico, ma era pronto a rinascere.
Dopo un mese e mezzo lasciò l’ospedale e dopo pochi altri mesi Alex decise di riavvicinarsi al mondo delle corse: si rimise a gareggiare con le cart (vetture simili a quelle di Formula 1), ed intraprese una nuova carriera nel paraciclismo con le handbike.
Anche in questa nuova avventura avrebbe dato il meglio di sé, aggiudicandosi 24 titoli tra cui 6 ori paralimpici.
Nel mentre, ha trovato anche il tempo per fare lo scrittore ed il conduttore televisivo!
Quello che colpisce di Alex Zanardi è l’atteggiamento mentale positivo, l’incredibile forza d’animo e la capacità di sdrammatizzare gli eventi dolorosi.
Di saper accettare il destino e di credere che nella vita, tutto quello che accade, ha uno scopo; e che ciò che accade possa essere utilizzato non per piangersi addosso, ma per conoscere meglio la propria forza interiore e diventare un esempio per gli altri.
Alex ha sempre considerato la sua esistenza dal 2001 in poi, non come vita di menomazione ma come una rinascita ed una rigenerazione.
Anche il titolo di un suo libro esprime questo concetto: “Volevo solo pedalare, ma sono inciampato in una seconda vita”.
Ed adesso..pedalando, pedalando..Alex è inciampato di nuovo.
La sua handbike gli è sfuggita di mano, su un tornante senese, e quando si è trovato sulla corsia sbagliata, figurarsi se a passare in quel momento potesse essere una bicicletta o un motorino.
Il destino ha voluto lanciargli un’altra sfida epica, come si conviene ad un gigante, e su quel maledetto pezzo di strada ha deciso di piazzargli un camion.
Alex si trova all’ospedale di Siena dal 19 Giugno, data dell’incidente, ricoverato in terapia intensiva ed in coma farmacologico, ma oggi i medici hanno deciso di tentare la via del lento risveglio dal coma cominciando a ridurre la sedazione.
La moglie Daniela ed il figlio Niccolò vegliano sul loro supereroe senza gambe e con il cranio violentato, che i medici hanno provato a rimettere a posto con lunghi interventi neurochirurgici e maxillo-facciali.
Sono convinti che il loro eroe possa farcela anche stavolta.
Sono convinti che il loro marito e papà, che voleva solo pedalare ed è inciampato in una seconda vita, sia caduto anche in questa seconda vita, ma possa risorgere per viverne una terza.
Bellissimo articolo! Alex Zanardi è un esempio di vita per tante persone speriamo ce la faccia. Un saluto, Marco.