Pur esercitandomi da anni nella meditazione e nella pratica della consapevolezza, devo ammettere di non avere ancora raggiunto il Nirvana.
Ho fatto dei passi incredibili in avanti, perché di base ho una tempra impulsiva e mossa, adesso scorgo all’orizzonte una distesa limpida e serena da cui ogni tanto sbottano però dei rivoli ribelli, come quello che qualche tempo fa mi ha portato a dare una manata a un vetro di casa, ed a romperlo (anche se in realtà non volevo farlo).
Un danneggiamento, aggravato dai futili motivi e preterintenzionale, cagionato ai miei stessi effetti.
Avendo vissuto poco la casa nel mentre, tra vacanze, viaggi ecc, ho atteso un po’ prima di riparare questo vetro, e quando l’ho fatto, diario alla mano, mi sono accorto che correva lo stesso giorno di calendario di quando lo avevo infranto.
Una coincidenza molto banale, che mi ha portato però alla mente le tante altre volte in cui, nella mia vita, alcuni eventi si sono interconnessi secondo un oscuro e puntuale simbolismo numerologico.
Ad esempio, ho cambiato casa diverse volte, e quasi sempre ricorreva il mese di Maggio.
Quasi tutti gli inizi importanti (compreso il mio attuale lavoro) sono caduti nel mese di Ottobre.
Più volte mi è capitato di sognare una persona che non vedevo da tempo, e di incontrarla, o ricevere una telefonata dalla stessa, il giorno dopo.
Così mi sono chiesto: possono essere davvero delle coincidenze? O vi è forse nascosto qualche significato più profondo?
Proprio in questo periodo della mia vita, mi sto avvicinando agli antichi insegnamenti esoterici, contenuti ad esempio nella Cabala e nelle sue forme di divinazione tramite l’interpretazione di numeri e lettere, a cui iniziò ad avvicinarsi nella parte più matura dei suoi studi anche Jung, distaccandosi nettamente dalla strada psicanalitica ortodossa intrapresa da Freud.
Jung parlava di un aspetto noto come sincronicità: un aspetto enigmatico e magico, e allo stesso tempo reale, che coinvolge il nostro universo.
Secondo la teoria della sincronicità le coincidenze non esistono, o meglio non sono connesse da collegamenti causa-effetto, ma da una rete che unisce l’ambiente, l’inconscio collettivo e le persone.
Gli eventi sincronici, infatti, la maggior parte delle volte nascondono un messaggio che ci indica la strada da percorrere.
In altra parole, tutto accade per una ragione: in primis perché siamo connessi gli uni agli altri, ed in secondo luogo perché ci sono dei messaggi dietro quelle che normalmente chiamiamo coincidenze.
Molto nota è anche la teoria comunemente detta dei ”corsi e ricorsi storici’’ elaborata dal filosofo napoletano Giambattista Vico intorno al 1700: egli formulò l’ipotesi che la storia fosse caratterizzata dal continuo e incessante ripetersi di tre cicli distinti.
Tali cicli erano l’età primitiva e divina, l’età poetica ed eroica, l’età civile e veramente umana, ed Il continuo ripetersi di questi cicli non avveniva per caso ma era predeterminato in base ad un preciso disegno stilato dalla divina provvidenza.
Con l’approfondimento degli studi esoterici tornerò sull’argomento e sui significati più profondi delle apparenti coincidenze, che anni fa vedevo tali, semplici frutti del caso.
Oggi i corsi ed i ricorsi storici, compresi quelli della mia impalpabile esistenza, mi sembrano invece densi di significato e suggestione: non arrivai ancora ad attribuirgliene uno netto ed incontrovertibile, ma proseguendo nel cammino lo farò.
Forse, ad Ottobre.