Mi chiamo Fabrizio Boschetti, e sono nato a Marzo.
Chi sono? Questa si che è una bella domanda!
Definire se stessi non è un’operazione semplice, anche perchè lo si potrebbe fare in tanti modi.
Una persona qualsiasi, ad esempio, potrebbe dire: “sono una persona vulcanica e piena di iniziative“!. Oppure: “sono un marito ed un padre amorevole“, “sono un ciclista professionista” o ancora “sono una persona che non tollera le ingiustizie“. Quindi ci si potrebbe definire sulla base di alcune proprie caratteristiche psicologiche o temperamentali, di un ruolo, sulla base di ciò che non si è, e di tanto altro ancora!
Personalmente, sul tema dell’identità personale, uno dei più complessi ed affascinanti nell’ambito di un lavoro di sviluppo personale, mi trovo abbastanza d’accordo con un grande psichiatra americano, H.S. Sullivan, che qualche decennio fa scrisse che “l’idea di un’identità personale immutabile fissa, è la madre di tutte le illusioni”.
Credo che esistano delle tendenze più o meno stabili negli esseri umani, alcune biologiche ed altre acquisite socialmente, ma sono anche convinto che le persone abbiano le potenzialità di reinventarsi ad ogni stadio e di interpretare i ruoli più disparati nella propria esistenza.
Non a caso, una delle esperienze che più ha forgiato la mia vita è quella legata al teatro.
Non volendo quindi, ho abbozzato una prima definizione di me: sono una persona estremamente eclettica, versatile, pronta ad adattarsi ai cambiamenti e ad interpretare più ruoli.
L’astrologia non sarà una disciplina scientificamente attendibile, eppure essendo stata una mia passione della giovinezza, ho potuto constatare che alcune cose tornano: non le previsioni dell’oroscopo per carità, ma quell’imprinting che gli amanti dell’esoterismo leggono nel tema natale, e nella disposizione dei pianeti nel momento preciso della nascita.
Forse sarà un caso, ma io sono del segno dei Pesci, ed ho tutti i pianeti più influenti in segni c.d. “mobili”: Venere e Mercurio sempre in Pesci, e Luna in Gemelli. L’elemento mobile, in natura, è l’acqua, che si adatta alla forma del recipiente in cui viene messa.
Il mio temperamento mobile, aperto e ricettivo mi ha portato, intorno ai 27 anni, ad avvicinarmi alla formazione.
Ricordo la mia prima esperienza come se fosse ieri, ed invece sono passati 20 anni: era Domenica 30 Gennaio 2000, e da Roma me ne andai a Milano per assistere al mio primo corso, un seminario “one-day” sulla motivazione personale.
Da allora, è stato un crescendo di esperienze:ho frequentato tanti altri seminari e corsi situati nell’affascinante area del comportamento umano: motivazione, crescita personale, comunicazione efficace, public speaking ecc.
Ho letto tantissimi libri in materia, ed ho dato organicità alle mie conoscenze, frequentando due percorsi specialistici rivolti a chi voleva intraprendere la professione di formatore e di coach.
Cosi’, dopo una decina d’anni, mi sono trovato dall’altra parte della “barricata”: dal ruolo di allievo, a quello di formatore!
Cosa significa, in concreto, essere un formatore ed un coach?
Secondo me, semplicemente, significa questo: impegnarsi costantemente ad essere la migliore versione di se stessi, ed essere uno stimolo per gli altri a dare il meglio di sè. Credo infatti che soltanto sperimentando attivamente i piani del crescere e del contribuire, si possa vivere una vita davvero piena.
Tutto ciò cerco di attuarlo nella mia vita di tutti i giorni, e nelle aree più importanti: quella relazionale ad esempio, e quella professionale.
Nel campo delle relazioni, con i miei familiari, amici o partner, solitamente sono la persona che viene interpellata quando qualcuno ha un problema, una difficoltà, molte delle persone con cui sono in relazione mi riconoscono la qualità dell’ascolto e dell’empatia. Del lavoro ne parlerò nella pagina seguente.
Diversi secoli fa Aristotele diceva che “siamo quello che facciamo ripetutamente“: l’attitudine all’esplorazione del mio ed altrui potenziale l’ho esercitata in modo cosi’ costante durante tutti questi anni, che, nonostante il mio pensare a me stesso come ad un essere sempre in divenire ed in trasformazione, sento di potermi definire anche come una guida, un leader, un modello per il mio prossimo, pur con tutte le mie imperfezioni.
E cosi’, a poco a poco, mi sono un pò definito…