L’apprendimento e la memoria sono due importanti attività del cervello umano che consentono di filtrare e gestire l’enorme quantità di informazioni che vengono ricevute dal mondo circostante.
L’apprendimento è il processo che consente di acquisire nuove informazioni sulla realtà, mentre la memoria permette l’archiviazione di tale materiale informativo.
L’apprendimento non è un processo sterile e riconducibile ad una mera assimilazione di contenuti, è invece un processo più complesso che presuppone la fusione di motivazione, emozione e creatività. La motivazione ha a che fare con lo scopo per cui si apprende qualcosa: per apprendere, di partenza, deve esserci il desiderio di farlo!
Emozione e creatività sono collegate alla strategia di apprendimento, ad una strategia diversa rispetto a quelle che comunemente vengono adottate.
E’ infatti paradossale che i bambini immagazzinino una quantità enorme di informazioni nei primi anni di vita, e che inizino ad incontrare difficoltà nei primi anni di scuola, anche perchè difficilmente si trova qualcuno che sappia spiegare come utilizzare al meglio le proprie capacità.
Cosi’ tipicamente si prende l’abitudine di RI-petere, RI-leggere, RI-scrivere, di elaborare riassunti o di scrivere note sul testo che si sta leggendo, che sono tutte modalità lunghe e noiose e che allontanano dallo scopo di un apprendimento efficace.
L’apprendimento efficace è fondato essenzialmente su 3 presupposti:
Visualizzazione = Tradurre i dati in immagini cosi’ da sfruttare la parte di MEMORIA VISIVA che costituisce la parte largamente dominante del potenziale mnemonico di un individuo. Diversi studi hanno mostrato che le immagini hanno la caratteristica di legarsi alle nostre cellule cerebrali e di lasciarvi un “deposito” che può rimanere intatto anche per anni.
Associazioni = Legare le varie immagini tra di loro, in modo tale che come in una catena, dal primo anello gli altri vengano di conseguenza.
Creatività = Rendere paradossali le immagini e le associazioni precedentemente elaborate, per creare un impatto emotivo maggiore. Ciò si basa sul presupposto che più i ricordi sono associati a forti emozioni, più si tenderà ad averne memoria.
La fusione di memoria visiva ed associazioni, con lo stimolo emotivo, permette quindi di creare nuove sinapsi, ossia collegamenti neuronali, in grado di facilitare l’acquisizione e le persistenza dell’informazione.