Motivazione e crescita personale è il settore della formazione che ha a che fare con lo sviluppo personale inteso nel senso più ampio, al di là dello sviluppo di una particolare abilità, ed è quello su cui mi sono maggiormente concentrato nel corso degli anni.
Lo schema al quale personalmente mi rifaccio, è la classificazione adottata da A.Robbins e nota come “Sistema fondamentale”.
Esso consta di 5 elementi chiave:
1) STATO
2) DOMANDE
3) VALORI
4) CREDENZE
5) RIFERIMENTI
La motivazione ed il dispiegamento del proprio potenziale passano attraverso l’efficace gestione di queste 5 aree.
LO STATO è riferito in particolare allo stato corporeo ed al modo in cui viene utilizzata la propria fisiologia: questo a partire dalla condizione di salute fisica, da come viene nutrito il corpo e dai livelli di energia.
La fisiologia esprime il modo in cui viene “portato” il proprio corpo. Da più di un secolo si sa che lo stato mentale influenza la postura, cosi’ se una persona è depressa tenderà ad avere lo sguardo basso e le spalle curve; ma più recentemente si è scoperta anche la relazione inversa: anche il corpo influenza la mente!
Certamente conoscerete il famoso cartone animato “Bugs Benny“.
Intorno agli anni ’90 è stato fatto un esperimento dove due gruppi di scolari, ricevettero l’indicazione di guardare qualche minuto di sequenze del cartone, con un atteggiamento corporeo opposto: divertito il primo (che doveva tenere una matita in orizzontale, da angolo ad angolo della bocca), e corrucciato il secondo, dove gli scolari tenevano la matita in verticale, in modo da assumere un’espressione corrucciata.
Alla fine dell’esperimento, i bambini del primo gruppo riferirono di essersi divertiti molto di più rispetto a quelli del secondo! La loro fisiologia aveva influenzato il modo in cui avevano percepito l’esperienza.
Altro aspetto importante dello stato è la concentrazione: decidere deliberatamente su dove indirizzare la propria concentrazione, può fare la differenza tra uno stato mentale sterile ed uno produttivo.
Un esempio illuminante è contenuto nel II° libro di Robbins e proviene dall’addestramento alla guida delle skid car.
Le skid car sono delle macchinine da corsa, con le ruote attaccate ad un sollevatore idraulico, che vengono fatte staccare dal terreno ad un segnale dell’istruttore: quando la macchina comincia vertiginosamente a sbandare, lo sguardo dell’allievo pilota può andare in due direzioni: o verso la strada oppure verso il muro. Dove credete che esso tenda a dirigersi? Naturalmente verso il muro! Ed invece la prima cosa che insegnano gli istruttori è di non guardare il muro, ma di continuare a guardare la strada. In questo modo, le probabilità di non schiantarsi non si azzerano, ma certo aumentano di molte volte.
Lo stesso accade nella vita: CONCENTRARSI SU DOVE SI VUOLE ANDARE, E NON SU DOVE SI HA PAURA DI ANDARE A SBATTERE, CONCENTRARSI SULLA PROPRIA META PIUTTOSTO CHE SUGLI OSTACOLI, AIUTA A TENERE VIVA LA MOTIVAZIONE E AD OTTENERE I RISULTATI.
LE DOMANDE sono il II° elemento del sistema fondamentale.
E’ cosi’ difficile continuare a stare bene, quando già si sta bene? Non ci vuole poi molto!
Una delle abilità più importanti della vita, è sapersi approcciare costruttivamente rispetto ai momenti di crisi, ed a pensare, malgrado tutto, in maniera positiva (che non significa rosea o ingenua). E l’atto del pensare in fondo, altro non è che il processo di porsi domande e darsi risposte. Saper porre, a sè stessi ed agli altri, domande costruttive nei momenti di crisi è un’abilità fondamentale.
Ecco alcune di queste domande:
- COSA C’E’ DI BUONO IN QUESTA SITUAZIONE?
- CHE COSA NON E’ ANCORA OTTIMALE?
- COSA SONO DISPOSTO A FARE PER RENDERE LA SITUAZIONE COME LA VOGLIO?
- COSA SONO DISPOSTO A FARE PER RENDERE PIACEVOLE IL PROCESSO PER FAR DIVENTARE LA SITUAZIONE COME LA VOGLIO?
Anche se sulle prime potrebbe non trovare una risposta adatta, continuando a porsi la domanda, il nostro cervello troverà una risposta.
Gli ultimi 3 elementi, rappresentano l’essenza del sistema fondamentale.
I VALORI sono il III° elemento.
Essi esprimono le priorità di vita, ciò che davvero è importante per una persona, perchè asseconda la sua natura e le permette di stare bene (avvicinandola al piacere, o allontanandola dal dolore).
Io aggiorno costantemente la mia lista di valori, e tra i miei valori principali, da molto tempo, posso annoverare la LIBERTA’, la CRESCITA PERSONALE, e L’INFLUENZA/CONTRIBUTO. C’è da aggiungere che ogni valore, si declina in base a delle regole che sono massimamente soggettive: nel mio caso, ad esempio, il valore dell’influenza e del contributo è collegato al piacere che provo nell’influire positivamente sul mio prossimo, ad aiutarlo a migliorare ed a raggiungere i suoi obiettivi, sia nel campo professionale che delle relazioni.
Conoscere valori e regole personali è essenziale per mantenere elevata la motivazione, e per motivare gli altri, nonchè per evitare conflitti nelle relazioni, dato che due persone potrebbero avere lo stesso valore, ma stabilire regole diverse affinchè lo stesso venga rispettato.
CREDENZE e RIFERIMENTI sono i due ultimi elementi del sistema fondamentale.
Perchè li ho rappresentati tramite l’immagine di un tavolo?
Semplice: le credenze rappresentano il ripiano del tavolo, mentre le gambe sono i suoi sostegni, ciò che consente al tavolo di mantenersi in piedi, e questi sono i riferimenti.
Le credenze non sono semplici idee od opinioni, ma hanno il potere delle convinzioni: sono ciò che noi crediamo vero al di là di ogni ragionevole dubbio, e per cui saremmo disposti anche a combattere.
Alcune di queste sono molto generiche e non hanno un impatto decisivo sulla nostra vita.
Altre, invece, possono esercitare un’influenza enorme: tra queste di grande rilievo sono le CREDENZE GLOBALI e le CREDENZE SULLA PROPRIA IDENTITA’.
Le credenze globali coinvolgono le convinzioni che si hanno all’interno delle aree più importanti della vita: il rapporto con la famiglia, con gli amici, con il partner ecc.
Ancora più importanti sono le credenze sulla propria identità, ultimo filtro di tutte le nostre percezioni: raramente infatti, ciò che possiamo o non possiamo fare dipende dalle nostre effettive capacità, quanto piuttosto dall’idea che abbiamo di noi stessi, da ciò che riteniamo possibile o impossibile per noi.
Molte volte, le credenze su noi stessi e gli altri, non sono frutto di una libera scelta e vengono accettate supinamente dall’ambiente esterno e dalle sue fonti di indottrinamento, ma è sempre possibile prenderne consapevolezza e ristrutturare il proprio sistema di convinzioni.
Una ristrutturazione del genere passa anche attraverso l’organizzazione più efficiente dei riferimenti personali, ossia di tutte quelle esperienze dirette oppure anche semplicemente immaginate, che possono sostenere le nuove credenze, ed il tipo di persona che si aspira a diventare.