Come si può lasciare passare un 29 Settembre, senza ascoltare ‘’29 Settembre’’?
Anche oggi ho adempiuto al rito, forgiato nella storia, alle 12:20 in punto, diretto verso Viterbo.
Nel romanzo che ho iniziato a scrivere ad Agosto, e che sta diventando l’occupazione principale dei miei fine settimana, parlo del mio legame viscerale con Lucio Battisti, scolpito a fuoco nella plastica e nel metallo di un vecchio mangianastri arancione, l’altoparlante incantato dove da bambino ascoltavo le sue canzoni.
Oggi voglio dedicare il mio articolo ad un giorno che nessun innamorato di Lucio può considerare uguale agli altri, quando sono trascorsi 20 giorni dal venticinquennale della sua scomparsa.
Il brano 29 Settembre è il primo vero successo del duo delle meraviglie Battisti-Mogol, in cui si manifestano quell’espressività vocale e gli aspetti di innovatività intrisi di note di psichedelia, destinati a rendere unico ed originale lo stile di Lucio Battisti, segnando una linea di rottura con la tradizione musicale esistente e facendone un immortale nella storia della musica italiana.
‘’Seduto in quel caffè
io non pensavo a te
Guardavo il mondo che
girava intorno a me
Poi d’improvviso lei sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se non ci fosse che lei.Vedevo solo lei
e non pensavo a te’’
Questa lei è una ragazza appena conosciuta in un bar, il 29 Settembre.
La ‘’te’’ a cui non pensava, è invece la donna di cui il protagonista è innamorato.
Il grande Lucio non racconta gli eventi in diretta, per questo i verbi sono coniugati all’imperfetto.
I fatti sono rievocati al risveglio del 30 Settembre.
Anche questa struttura circolare rappresenta un punto di rottura con la tradizione: quando mai era successo, prima di allora, che la fabula raccontata si snodasse oltre il tempo di un unico giorno?
Quando il protagonista, si sveglia, il 30 Settembre, ha cancellato questo incontro fugace, come una lastra di ghiaccio sciolta dal sole.
Nella sua mente, torna il pensiero della donna che ama.
‘’Mi son svegliato e,
e sto pensando a te…
Ricordo solo che,
che ieri non eri con me.
Il sole ha cancellato tutto
di colpo volo giù dal letto
e corro lì al telefono
e parlo, rido e tu, tu non sai perchè
t’amo t’amo e tu, tu non sai perchè….’’
I versi di 29 Settembre squarciano con un sentore di meraviglia, il velo dei miei passati ricordi.
Lucio Battisti sta coraggiosamente infrangendo il tabù dell’adulterio, anticipando (di poco) l’epoca della rivoluzione sessuale.
Il grande tema che pone questa meravigliosa canzone è il seguente: si può essere innamorati di una donna, e nello stesso tempo tradirla?
O il fatto che si sia commesso il tradimento, significa che in realtà non si era innamorati?
Io, con buona pace di chi difficilmente comprenderà il mio pensiero, propendo per la prima tesi.
Comprendo benissimo ciò di cui parla Lucio in questa canzone, perché l’ho vissuto in un modo straordinariamente simile, quasi identico.
Il mio 29 Settembre, fu un 7 Novembre esattamente di 15 anni fa.
E’ stata l’unica volta in cui ero innamorato di una donna, e l’ho tradita, con una donna che era pressoché un’estranea, e che conoscevo da poche ore.
Anche noi andammo al ristorante, e poi a ballare, e trascorremmo una lunga notte insieme.
Quando eravamo a cena, io non pensavo alla donna di cui ero innamorato, in quel momento desideravo raccontare me stesso ed ascoltare le storie di questa donna sconosciuta.
”Quasi come se non ci fosse che lei”.
L’8 Novembre, quando ci risvegliammo accanto, io pensavo soltanto alla donna di cui ero innamorato.
Accompagnai la donna tornata estranea, a casa, sotto un sole tiepido che anche per me, aveva cancellato tutto.
Ed anche io corsi al telefono, dichiarando alla mia donna di amarla; anzi, in quel momento mi sembrò di amarla ancora di più.
Tutto ciò non vuole suonare come una legittimazione del tradimento, specie di quello reiterato tramite una relazione parallela, che non è il tipo di esperienza raccontata nella canzone.
L’esperienza che ho condiviso con il protagonista di 29 Settembre è l’avventura improvvisa ed imprevista, che ha la vita breve di un battito d’ali.
Naturalmente, chi sostiene un punto di vista del genere, deve accettare l’idea che anche la propria partner possa vivere il suo 29 Settembre.
Questa canzone, per me, continua ad essere la testimonianza eterna di una verità forse un pò amara: l’essere umano è limitato ed imperfetto, ed è mosso da sentimenti a volte mutevoli e volubili, che lo rendono capace di tradire, pur amando un’altra persona.